Previsioni per il mercato mutui e immobiliare 2023

In uno scenario generale fortemente condizionato dall’aumento
dell’inflazione e dal conseguente rialzo dei mutui, si
ipotizza una riduzione della platea di persone che potranno accedere ai
finanziamenti e quindi un rallentamento della crescita nel real estate. Da qui
la previsione di un consuntivo 2022 che vedrà le compravendite attestarsi sotto
quota 700 mila unità rispetto alle 748 mila transate nel 2021.
Seppur l’anno in corso, dunque, dovrebbe chiudersi con
una contrazione delle compravendite inferiore al 10%, con prezzi in
leggera crescita a livello nazionale, le previsioni nel medio
termine sono di uno scenario roseo alla luce dei cambiamenti strutturali che
stanno interessando l’economia e la società dopo l’emergenza pandemica.
Tra le tendenze che condizioneranno il mercato del
real estate nei prossimi mesi, l’adozione dello smart working sempre
più diffusa tra le aziende, da cui la necessità di soluzioni abitative con
spazi per il lavoro da casa. E ancora, gli incentivi per le
ristrutturazioni e il caro energia che spinge verso la ricerca
di immobili di nuova costruzione contraddistinti da maggiore efficienza
energetica. Complessivamente, in un contesto di incertezza
economico-finanziaria, il mattone è destinato a confermarsi un evergreen.
Andamento del mercato dei mutui
Per quanto riguarda il mercato dei mutui, è cauto
ottimismo a parte di 24 Max; da un lato, il fatto che le nuove esigenze
abitative emerse durante la crisi sanitaria siano ormai consolidate e
quindi rappresentino un desiderata degli italiani, soprattutto
tenendo conto che nei primi otto mesi del 2022 oltre il 97% dei mutui transati riguardano
l’acquisto della prima casa ed esulano dunque dalle logiche di investimento che
rappresentano l’1,9%.
Dall’altro, il fatto che i tassi, seppur
aumentati, rimangano comunque vantaggiosi rispetto agli anni di boom
del mattone, durante i quali i richiedenti erano abituati a percentuali del
6/7%. Va quindi tenuto conto che negli ultimi anni il costo del denaro ha
toccato minimi storici senza precedenti; chi in questo periodo ha sottoscritto
un mutuo a tasso fisso ha colto una grande occasione, che ragionevolmente non
poteva durare per sempre.
I mutui sul mercato oggi
Oggi il mercato dei mutui offre
ancora condizioni interessanti, considerando inoltre che si è ampliato il
ventaglio di proposte con un rinnovato interesse verso soluzioni come i tassi
variabili a rata fissa che incontrano la necessità di chi deve sapere
quanto dovrà corrispondere mensilmente.
E ancora, i mutui variabili con CAP che offrono la possibilità di cristallizzare un tetto massimo ancora molto interessante, sfruttando comunque i vantaggi di un tasso variabile basso con la certezza che anche in futuro non possa aumentare oltre un certo importo. A questi si aggiungono i cosiddetti mutui green, proposti da un numero sempre maggiore di Istituti di credito, che offrono un tasso favorevole e condizioni contrattuali agevolate a chi sceglie di comprare un immobile nuovo o ristrutturato in classi energetiche A, B o superiori.
Mutuo
giovani, under 36
Lo scorso primo di Dicembre sono ripartite le agevolazioni per gli under 36 che aprono un mutuo giovani finalizzato all' acquisto della prima casa. Un emendamento al decreto aiuti ha reintrodotto il limite entro il quale le banche dovranno contenere i tassi dei mutui under 36: più bassi del Tegm, il tasso effettivo globale medio. adesso il tasso fissato dalle banche potrà superare il Tegm calcolato trimestralmente dalla banca d' Italia e pubblicato del Mef nell' ambito delle soglie anti-usura. Il pretesto per ristabilire la regola che aveva
caratterizzato l’insieme delle misure volte a favorire l’accesso ai mutui per i
più giovani sono le vicende degli ultimi mesi, con le banche costrette a
bloccare la concessione di mutui a tasso fisso agevolato, diventati insostenibili
dopo i rincari seguiti agli aumenti improvvisi dei tassi messi in atto dalla
Bce per contrastare l’inflazione, 200 punti base in tre mesi.
Adesso quella misura di contenimento dei tassi è stata
ristabilita dal nuovo decreto legge Aiuti ter e le condizioni riservate ai giovani torneranno a essere protette per
tutto il 2023.
La garanzia del Fondo di solidarietà
Per quanto riguarda il Fondo di solidarietà
prima casa, anche nominato Fondo Gasparrini, è
stata ampliata la platea dei beneficiari. Il Fondo, rifinanziato per il
prossimo anno per 430 milioni, consente di sospendere le rate del mutuo
per un periodo fino a 18 mesi, facendosi carico del 50% degli
interessi che maturano durante la sospensione. La condizione fondamentale
da rispettare è avere un Isee non superiore ai 40.000 euro e
un valore della casa non superiore ai 250.000 euro.
L’allargamento del Fondo a una platea più ampia
riguarda nello specifico:
- giovani under 36;
- coppie con almeno uno dei due
coniugi di età inferiore ai 35 anni;
- nuclei monogenitoriali con
figli minori;
- lavoratori in cassa
integrazione;
- chi ha perso il lavoro;
- liberi professionisti e partite
Iva in difficoltà economiche;
- cooperative edilizie.
La garanzia concessa dal Fondo continua ad essere
potenziata fino all’80% ancora per tutto il primo trimestre 2023, poi tornerà
al 50% originario.
Per fare domanda di congelamento delle rate del mutuo
occorre presentare richiesta alla banca che ha erogato il mutuo servendosi di
un modulo
pubblicato anche da Consap, con tutta la documentazione necessaria
indicata sul sito.
Le esenzioni previste
La legge proroga anche l’esenzione fiscale per i più
giovani delle principali imposte che seguono alla sottoscrizione del mutuo:
- imposta di registro;
- imposta ipotecaria;
- imposta catastale.
Chi ha un Isee sotto i 40.000 euro annui è esente dal pagamento dell’imposta sostitutiva sui
finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di
un immobile destinato ad abitazione principale.
Confermato inoltre un credito
d’imposta per l’Iva corrisposta con gli acquisti degli immobili
soggetti a questo tributo e che lo prevedono.
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